La ristrutturazione

L’Agenzia di Pollenzo S.p.A. ha deciso di recuperare il complesso carloalbertino per consentirne un utilizzo finalizzato alla crescente domanda del turismo e in particolare di quello enogastronomico.

Lo stato dell’edificio presentava un forte degrado, soprattutto sugli intonaci di facciata, sugli intonaci interni, sui serramenti esterni e interni e le pavimentazioni in genere. La muratura portante appariva pressoché integra ed è stata analizzata nella specifica relazione strutturale dei Progettisti, dove sono state indicate le necessarie opere, di recupero e di rinforzo, per assicurare la completa stabilità della fabbrica, oltre che l’adeguamento alle normative vigenti.La progettazione architettonica ha tenuto conto della necessità di mantenere inalterato il complesso edificato, nella sua tipologia formale e stilistica, ma nel contempo, per effetto della richiesta rifunzionalizzazione, ha indicato scelte di organizzazione

distributiva, che hanno determinato la definizione di nuovi manufatti da inserire all’interno del contesto spaziale.E’ apparso indispensabile, in questo senso, il rifacimento dei blocchi scala interni e l’introduzione di ascensori e montacarichi, per rispondere alle rinnovate esigenze distributive.
Va inoltre rimarcato come le scale esistenti non avrebbero potuto in alcun modo essere recuperate, essendo dimensionalmente fuori norma e comunque non compatibili con i percorsi progettati ma, soprattutto, incoerenti e fortemente contrastanti con le facciate esterne, contro le quali si appoggiavano, evidenziandosi all’interno delle finestre, in una logica del tutto casuale ed arbitraria.

Contestualmente a queste considerazioni critiche sull’edificio, è stato necessario tenere conto della necessità di realizzare attività produttive, con ricaduta positiva nella realtà economica del territorio.

L’armonizzazione di queste scelte, in un’attività di progettazione, ha cercato di ottenere il massimo beneficio economico e gestionale, compatibilmente con il mantenimento dell’immagine architettonica, in quanto luogo della memoria e di testimonianze storiche di grande importanza.

L’intervento ha insistito su un’area complessiva così suddivisa:

  • QUADRILATERO: mq. 9.338
    (piano interrato, piano terra, piano primo)
  • RUSTICI: mq. 1.443
  • CASEGGIATI: mq. 412
  • TORRE: mq. 426
  • TOTALE: mq. 11.619 esistenti.

Aree esterne mq. 37.730.

Prevedendo tre nuclei funzionali principali tra di loro compatibili:

  • LA STRUTTURA ALBERGHIERA (mq. 6.650)
    con ingresso principale collocato nella manica sud/ovest;
  • LA BANCA DEL VINO (mq. 1.520)
    nel piano interrato;
  • L’UNIVERSITÁ DI SCIENZE GASTRONOMICHE (mq. 2.860)
    situata nella manica sud/est.

Queste funzioni sono state integrate da un’ampia sala multiuso per conferenze (mq. 650), collocata nella manica sud/ovest, utilizzabile anche in maniera autonoma. Nei fabbricati accessori sono stati inseriti un ampio ristorante (mq. 800), con accesso possibile anche dalla via Fossano, gli uffici dell’Agenzia e della Banca del Vino e gli spazi per gli impianti generali. La struttura alberghiera è stata studiata per un’utenza qualificata, presenta un totale di 47 camere, localizzate al primo piano e al piano mansardato, interessando tre lati del quadrilatero che forma l’Agenzia. Tutte le funzioni accessorie sono state localizzate al piano terra, dove si trova la grande hall di ingresso con la reception, il ristorante destinato ai clienti dell’albergo, le cucine con annessi, gli uffici generali e di direzione.

Nel piano seminterrato è stata realizzata una piccola zona fitness dotata di vasca idromassaggio. In zona esterna è stata collocata la piscina estiva. Nel piano seminterrato sono stati localizzati, inoltre, gli spazi per il personale, i depositi, i magazzini e un parcheggio coperto, ad esclusivo uso dei clienti, collegato con un’area di carico e scarico che consente l’accesso alla Banca del Vino. Il piano interrato è stato ristrutturato e bonificato, reso idoneo ad ospitare il deposito dei vini in cassetta, ai fini di rispondere alle esigenze più attuali in materia di conservazione. Oltre all’ingresso previsto dalla corte di servizio, sono stati considerati altri due ingressi alle cantine: uno per il pubblico, posto nella manica nord/ovest della corte esterna adiacente al “Ristorante Guido” ed un altro che consente, dall’interrato, il collegamento con “L’Università di Scienze Gastronomiche”.

Le cantine sono state integrate da spazi di supporto funzionale per l’accoglienza, l’informazione e la degustazione dei vini. L ‘Università di Scienze Gastronomiche, localizzata nella manica sud/est, occupa due piani del fabbricato che prospetta sul parco, verso la piazza Vittorio Emanuele (piazza della Chiesa).La proposta ha tenuto conto della necessità di collegamento delle due parti della manica, che erano separate dal grande androne di ingresso, prevedendo un leggerissimo ponte in ferro e pietra, senza il quale risulterebbe impossibile un uso organico della funzione didattica dell’ Università. Le opere di sistemazione esterna hanno previsto la realizzazione di una strada perimetrale, con accesso dalla via Fossano, sia per consentire l’ingresso all’albergo, sia per accedere allo spazio di servizio interrato.

Tutto il parco è stato ripreso e risanato, per tornare al suo vecchio carattere di paesaggio all’inglese ove il corso del fiume, la sua piccola cascata ed una modellazione armonica del terreno, restituiscono antiche emozioni e nuove scoperte di tipo ambientale. Nello stesso è inoltre presente una zona destinata a “parco archeologico”, dove sono stati riportati alla luce dei resti dell’antico insediamento pollentino.
Il grande cortile interno al quadrilatero dell’Agenzia, inteso come spazio vivo di passaggio, è stato ripavimentato e ridefinito con ampi spazi a verde attrezzato e con percorsi di attraversamento e di accesso alle funzioni stabilite.

La proposta progettuale ha previsto i seguenti interventi:

  • il restauro conservativo di tutte le facciate, sia interne che esterne, con tecniche non distruttive e con la ripresa dei vecchi colori originali;
  • il restauro e il risanamento delle vecchie cantine;
  • tutti i necessari interventi di recupero strutturale sulle volte, sui solai e sulle fondazioni;
  • il rifacimento di tutti i serramenti esterni e, dove necessario, delle griglie in ferro, con le stesse caratteristiche formali di quelli esistenti;
  • la costruzione di nuove scale con gradini in pietra come esistenti;
  • la formazione di nuovi solai per la realizzazione del piano mansarda, con la conservazione delle capriate lignee esistenti;
  • la realizzazione di una nuova copertura con struttura con foderame di legno a vista e manto di tegole in laterizio;
  • il risanamento dell’umidità ascendente;
  • la realizzazione di tutte le pavimentazioni, definite contestualmente allo studio degli spazi interni e degli arredi;
  • tutti gli impianti tecnologici necessari.